Tesi di: Laura Fronte.
La comunicazione è una parte fondamentale della natura umana, ci permette di abbattere barriere, favorire scambi culturali, sociali ed emotivi, e di creare delle connessioni. Mentre le lingue parlate dominano la maggior parte delle interazioni quotidiane delle persone udenti; le lingue dei segni rappresentano un sistema di comunicazione visivo-gestuale complesso e ricco di significato, che viene utilizzato dalle comunità sorde in tutto il mondo per poter esprimere pensieri, emozioni e informazioni.
Questo linguaggio non è una trasposizione della lingua parlata, ma possiede una grammatica e una sintassi proprie capaci di trasmettere significati in modi unici. La sua storia è ricca e variegata, segna un percorso evolutivo che va dalla preistoria ai giorni nostri e riflette non solo l’esperienza linguistica delle comunità sorde, ma anche le interazioni socio-culturali e le discriminazioni che hanno subito nel corso dei secoli. Le lingue dei segni, pur condividendo alcune caratteristiche comuni, si sono sviluppate in contesti storici e culturali diversi, questo ha portato alla diversificazione delle grammatiche e delle strutture sintattiche.
Nella presente tesi, si parlerà anzitutto dell’origine della lingua dei segni fino a oggi, analizzando alcune delle tappe fondamentali che ne hanno segnato lo sviluppo in vari paesi. Successivamente, si procederà con un approfondimento comparativo delle lingue dei segni italiana (LIS), americana (ASL), britannica (BSL) e francese (LSF), analizzando le loro specificità grammaticali e strutturali. Attraverso questo studio, si vuole sottolineare l’importanza di riconoscere le lingue dei segni come delle lingue a pieno titolo, ricche di storia, cultura e identità. Conoscere le loro caratteristiche uniche contribuisce a promuovere una maggiore inclusione e valorizzazione delle comunità sorde all’interno della società odierna.
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