Tesi di: Maria Concetta Bonello
In ambito linguistico e traduttologico, ho sempre avuto un grande interesse verso le lingue e le sue varietà. Per termine “varietà” si indicano le varietà linguistiche che si possono incontrare all’interno di una lingua: nel caso dell’inglese si intendono le varietà standard ufficiali e i suoi dialetti. Dato il mio vivo interesse in questo settore e alla ferma idea sull’importanza delle varietà dialettali, ho deciso di occuparmi della varietà dialettale londinese, il cockney. Mediante la visione di un film che si incentra sul cockney, My Fair Lady, ho potuto dar vita a un’analisi linguistica e traduttologica e a delle riflessioni della medesima natura.
Nel primo capitolo parlerò del cockney, della sua definizione, dell’etimologia e della storia, descrivendone le caratteristiche principali per entrare nel cuore della varietà. Inoltre, parlerò dell’accento standard, la received pronunciation (RP), per poter delineare le differenze con il cockney non solo da un punto di vista linguistico, ma anche sociale. Infine, presenterò la glottofobia e gli stereotipi per riflettere sui pregiudizi che possono nascere nei confronti di una varietà linguistica e sull’importanza delle varietà diverse dallo standard.
Il secondo capitolo si focalizza sul concetto di traduzione audiovisiva e di doppiaggio, discutendo in particolar modo sulla traduzione del dialetto nell’ambito cinematografico.
Nel terzo capitolo ripercorrerò la storia del film oggetto di studio, introducendone i personaggi principali insieme alle proprie caratteristiche e l’ambientazione presso la quale si sviluppa la pellicola. Nel quarto ed ultimo capitolo esporrò l’analisi linguistica e traduttologica dell’adattamento italiano del film, riportando esempi tratti dal corpus che ho realizzato e riflettendo sulle possibili ragioni che hanno portato agli adattamenti che possiamo vedere nella versione italiana.
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