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Il cambiamento climatico: salviamo il Pianeta Terra

Mediazione Linguistica
  • 08 Feb 2023

Tesi di: Alberta Tagliamonte

Il cambiamento climatico: salviamo il Pianeta Terra

Come tutti gli esseri viventi, i loro antenati si sono adattati a un mondo in cambiamento, ed essi fanno lo stesso quando si riproducono e trasmettono i propri geni. Ma le specie odierne devono affrontare qualcosa di nuovo: i cambiamenti globali causati dagli esseri umani.

L’uomo generalmente usava risorse naturali come l’energia, l’acqua e lo spazio ; ma più aumentavano le popolazioni nei secoli e più si aggravava il problema.

Per millenni i nostri antenati andavano a cacciare per procurarsi cibo, questo voleva dire spostamenti continui. Poi con la rivoluzione agricola nel 1700, ci fu un processo di profonda trasformazione produttiva, tecnologica e sociale nel campo della produzione di derrate alimentari. A questo segue una crescita economica e quindi anche demografica. In seguito, arrivò la seconda grande rivoluzione, quella industriale, nel 1760, in cui l’uomo capì che poteva usare i combustibili fossili per aiutarsi sia in campo agricolo, incrementando ancor di più questo settore, che artigianale, dando vita così al settore industriale. Finalmente le macchine facevano il lavoro dell’uomo e quindi iniziarono a produrne sempre di più, iniziando a causare l’inquinamento atmosferico, che ancora ci affligge oggi.

Per non parlare della deforestazione che ne segue, dovuta all’irrefrenabile aumento demografico (chiaramente più persone ci sono sul pianeta e più c’è bisogno di territorio). Questo semplice fatto sta alla base della distruzione degli ambienti naturali, un problema globale che sta esaurendo il mondo naturale.

Alcuni ambienti vengono distrutti per fare spazio all’agricoltura, altri per edifici o strade. Anche la richiesta di risorse come il legno, i minerali e il petrolio danneggia gli ambienti naturali.

Il tempo scorreva veloce, l’uomo pensava di aver trovato il modo per lavorare meglio e più velocemente, grazie ai combustibili fossili, che servono anche per l’energia per i mezzi di trasporto veloci e per i macchinari.

Con l’utilizzo dei macchinari industriali insieme alla società consumistica il problema è diventato sempre maggiore, l’uomo ha creato un’autodistruzione, poiché un giorno, se tutto questo non verrà attenuato il pianeta Terra potrebbe non esistere più o nel peggiore delle ipotesi la vita sarà molto difficoltosa, a causa dello smog nell’aria, che causa un continuo aumento della temperatura terrestre.

Il cambiamento climatico rappresenta un rischio urgente e potenzialmente irreversibile per la società umana e per il Pianeta; è assolutamente necessario ridurre fortemente le emissioni di gas serra per limitare, al 2050, l’aumento della temperatura media globale a a meno di 2°C rispetto al livello preindustriale e intensificare gli sforzi per mantenere l’aumento entro 1,5°C.

Al giorno d’oggi i dati sono disastrosi, niente neve sulle Alpi, il Lago Maggiore è ai minimi storici del periodo, il Po è colpito da una siccità gravissima mentre in alcune regioni del sud le reti idriche portano ad una dispersione d'acqua del 60% o 70%. Il 17 di giugno, del 2022 non siamo ancora in piena estate, secondo il calendario delle stagioni, ma già soffriamo uno dei livelli di siccità più alti mai registrati. Nella Giornata Mondiale contro la desertificazione e la siccità, il WWF solleva l'allarme: l'Italia e il Mediterraneo sono una delle aree nel mondo più sensibili alle variazioni climatiche, un hotspot a livello mondiale.

Nell’affrontare il problema del cambiamento climatico, i vari Paesi devono considerare, rispettare e promuovere tutti i diritti umani , in particolare il diritto alla salute, alle pari opportunità e all’equità intergenerazionale.

È importante che le nazioni sviluppate mettano a disposizione risorse finanziarie e tecnologiche per permettere ai Paesi in via di sviluppo di incominciare a ridurre le loro emissioni prima del 2020.

Tutti dovranno fare qualcosa, per aiutare il nostro ambiente e preservare la nostra salute e quella degli animali.

Perciò, vedremo nello specifico il problema, la causa e come eliminarlo; noteremo passi in avanti da parte delle comunità e dei governi e ostacoli che ancora non sono stati superati. Riuscire a consapevolizzare le persone è un grande passo in avanti, dalle aziende ai consumatori, dai governatori ai cittadini.

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