La traduzione videoludica è una forma di mediazione linguistica che si occupa di adattare i contenuti testuali dei videogiochi da una lingua di origine a una lingua di destinazione. Questo processo richiede competenze linguistiche avanzate, conoscenza del settore videoludico e familiarità con le specificità della localizzazione dei videogiochi.
La mediazione linguistica nella traduzione videoludica è fondamentale per garantire che il gioco sia accessibile e comprensibile per i giocatori di diverse lingue e culture. La traduzione non riguarda solo i dialoghi dei personaggi, ma anche i testi dei menu, i tutorial, le istruzioni e le descrizioni dei contenuti di gioco. Inoltre, la traduzione videoludica può includere l'adattamento dei nomi dei personaggi, dei luoghi e di altri elementi culturali per renderli coerenti con la lingua di destinazione.
Un aspetto interessante della traduzione videoludica è l'utilizzo della Speech Synthesis Markup Language ,che è un insieme di marcatori che consentono di controllare l'intonazione, la velocità e altre caratteristiche della voce sintetica utilizzata nei videogiochi. La tecnicapuò essere utilizzata per dare voce ai personaggi dei giochi, fornire istruzioni vocali o creare effetti sonori specifici. La mediazione linguistica nella traduzione videoludica deve tenere conto di queste caratteristiche e assicurarsi che la traduzione sia adattata non solo al testo scritto, ma anche alle esigenze di voce sintetica nel gioco.
La traduzione videoludica richiede una profonda conoscenza del linguaggio e della cultura di entrambe le lingue coinvolte, nonché una padronanza delle tecniche di localizzazione dei videogiochi. È importante rispettare l'intento originale del gioco, mantenendo al contempo la coerenza e l'adattamento alla lingua di destinazione. Una traduzione videoludica di alta qualità può migliorare l'esperienza di gioco per i giocatori di diverse lingue e contribuire al successo commerciale del gioco stesso.
Tesi di: Martina Della Momma
La seguente tesi si occupa di tracciare la storia dei videogiochi e di descrivere i processi della localizzazione videoludica tramite l’analisi della traduzione amatoriale di un videogioco e una proposta di traduzione alternativa.
Il principale movente dietro la scelta di ricercare e lavorare in questo ambito, oltre alla forte passione, è la scarsità di documenti accademici dedicati all’argomento. Questa tesi vuole essere un ulteriore testo fruibile da ricercatori e studiosi e il suo obiettivo è mettere in luce quanto complesso sia il lavoro di traduzione e localizzazione, mostrando quante ricerche richieda e quanto, talvolta, sia necessario ricorrere a soluzioni creative per ricreare l’effetto e l’emozione dell’opera originale quanto più fedelmente possibile. I traduttori che si occupano di traslare un videogioco in un’altra lingua e in un’altra cultura devono essere preparati in ambito tecnico-informatico, devono avere una vasta cultura dei videogiochi e del mondo pop per poter cogliere riferimenti e citazioni ed essere formati professionalmente dal punto di vista traduttivo e linguistico.
La scelta di tradurre e analizzare il videogioco “Undertale” deriva dalla volontà dello sviluppatore, Toby Fox, di porre l’accento sul dialogo e il confronto come unici mezzi validi per risolvere i conflitti. Ho ritenuto inoltre che fosse una valida sfida traduttiva, poiché colmo di citazioni, giochi di parole e battute.
La stesura dell’elaborato è stata possibile principalmente grazie allo studio di due dei testi accademici più rilevanti circa la localizzazione videoludica, ovvero Translation and localisation in video games: Making entertainment software global di Miguel Á. Bernal-Merino (2017) e Game localization: Translating for the Global Digital Entertainment Industry di Minako O’Hagan e Carmen Mangiron (2013). L’analisi della fantranslation e la produzione della proposta di traduzione sono state possibili grazie alla consultazione della traduzione ufficiale giapponese di “Undertale” e del volume Legends of Localization - Book 3: UNDERTALE di Clyde Mandelin (2022).
La tesi è strutturata in tre capitoli principali. Il primo capitolo si concentra sulla storia e l’evoluzione dei videogiochi nella società e nel mercato, con una parentesi sulle controversie e il valore didattico, e si conclude con una digressione sulle principali aree che interessano la traduzione in un’opera videoludica e le tecniche maggiormente impiegate.
Il secondo capitolo offre una panoramica su “Undertale”, il videogioco preso in analisi, illustrandone la trama, i personaggi e il valore morale; nel capitolo sono presenti, inoltre, cenni a cosa sia e come nasca una fantranslation e l’analisi traduttologica della traduzione amatoriale italiana realizzata dal gruppo “Spaghetti Project”. Il capitolo conclusivo offre una traduzione italiana alternativa e un’analisi traduttologica della stessa.
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