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“The Italian Disaster” - Perry Anderson

Mediazione Linguistica
  • 31 Jul 2023

Tesi di: Volpi Iury

Sin da sempre ho maturato una crescente passione per gli argomenti di carattere politico, attuale, economico e sociale, così da ragionare e osservare con occhio critico in che modo la complessità di queste materie subentra nei processi decisionali che governano le società e impattano sulla vita delle persone. Nell’era in cui dinamiche di natura politica, economica e sociale si intrecciano in maniera sempre più interconnessa alla luce della globalizzazione dei fenomeni, è significativamente interessante rivolgersi alle vicende d’attualità con uno sguardo critico, così da analizzare analiticamente il contesto in cui ci si trova immersi.

È proprio in questo contesto di attualità che ho scelto di concentrare il mio approfondimento, analizzando il punto di vista dello storico marxista e saggista britannico Perry Anderson sull’Italia: attualità, temi sociali, politici ed economici si amalgamano in un racconto calzante, pungente e veritiero che l’autore tratteggia in “The Italian Disaster”, saggio pubblicato sulla London Review of Books il 22 maggio 2014 in cui l’autore ripercorre in maniera schietta e precisa gli ultimi anni della politica italiana collocandola nello scenario europeo di quel tempo: corruzione, tangenti, malaffari, malagiustizia, favoritismi e voto di scambio che finiscono per creare una diga insormontabile tra la classe politica dirigente e quella dei semplici cittadini. Kohl, Chirac, Schröder, Köhler, Wulff, Cahuzac, Sarkozy, Blair, Rajoy, Tsochatzopoulos, Erdogan, Napolitano, Berlusconi… Tutti esponenti politici, o legati in qualche modo alle massime istituzioni politico-decisionali, che hanno visto la loro carriera contrassegnata in un modo o nell’altro da vicende giudiziarie che hanno portato i loro volti e le rispettive vicende sulle prime pagine dei quotidiani nazionali e internazionali. Anderson non le manda a dire e, anzi, affonda il colpo soffermandosi su Napolitano, considerato il vero responsabile de “Il disastro italiano”.

Il fulcro dell’elaborato sarà costituito da una personale traduzione di un estratto del saggio preso in considerazione. Questa verrà eseguita prendendo come riferimento la versione già tradotta in tedesco: il prototesto, quindi, sarà “Das italienische Desaster”. Preceduta da un abstract in lingua tedesca e da cenni biografici sull’autore Perry Anderson, la traduzione sarà accompagnata da un commento traduttivo in cui si analizzano i vari procedimenti adottati in fase di traduzione soffermandosi, in particolare, sul registro linguistico utilizzato, sul glossario terminologico redatto in funzione della traduzione e sulla fase di documentazione dei virgolettati. L’approfondimento verterà poi sul contesto socio-economico-politico in cui l’autore localizza le vicende: si analizzeranno criticamente i sintomi che, secondo Anderson, hanno portato l’Europa ad “ammalarsi” e, in particolare, ci si concentrerà su come si è arrivati all’indebolimento della democrazia e alla disaffezione all’esercizio democratico; si analizzerà poi il fenomeno corruttivo e l’impatto del neoliberismo in Europa. A seguire, un approfondimento contenutistico sulla figura di Giorgio Napolitano aiuterà il lettore a comprendere di più sul suo passato e sul perché Anderson lo considera l’artefice del “disastro italiano”.

In un’interessante intervista, l’autore esplicherà il suo punto di vista sulle vicende del bel paese soffermandosi sugli aspetti più significativi degli ultimi dieci, venti anni. Per ultimare l’elaborato, infine, si accenderà un riflettore sul fenomeno del “voto di protesta”: alla luce della disaffezione dei cittadini all’esercizio democratico, si indirizzerà il focus sui due fenomeni politici che sono stati in grado di incanalare il malcontento comune andando controcorrente: Matteo Renzi e il Movimento 5 Stelle. L’analisi degli approfondimenti guiderà il lettore a comprendere il punto di vista del saggista Anderson sulle vicende italiane degli ultimi venti anni, dopo averle inserite nel relativo contesto europeo.

Il quadro che ne emerge, secondo l’autore, è assolutamente negativo.

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