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Il ruolo dei mezzi di comunicazione moderni nella didattica e nell'apprendimento

Mediazione Linguistica
  • 28 Jul 2023

Tesi di: Camilla Zecchini

Nei secoli precedenti, sfortunatamente la cultura non era alla portata di tutti. Pochi avevano il privilegio di saper leggere e scrivere e non tutti avevano la possibilità di intraprendere percorsi di studi avanzati come l’università o di potersi permettere libri e materiali di studio. Uno dei motivi principali, oltre alla possibilità economica, fu la scarsità dei materiali sui quali avvalersi per l’apprendimento.

Un fattore rivoluzionario fu l’invenzione della stampa, infatti prima di quest’ultima, era compito di una classe sociale composta da schiavi, chiamati amanuensi, riscrivere a mano i testi presenti nelle biblioteche, per poi essere successivamente venduti a coloro che potevano permettersene l’acquisto. Un cambiamento decisivo per l’invenzione della stampa avvenne nel VI secolo a.C. in Oriente, con l’invenzione di un sistema di stampa su blocchi di legno. Fu successivamente la volta dell’Europa grazie a Johannes Gutenberg che, nel XV secolo, introdusse la stampa a caratteri mobili, metodo più efficace e veloce. Con il passare dei secoli essa ha subito variazioni, modifiche e miglioramenti tali da poter aumentare la diffusione di materiali culturali a tutta la popolazione nel minor tempo e con il minor costo possibili, fino ad arrivare nel 1969 alla diffusione della stampa digitale usufruibili anche all’interno delle proprie abitazioni.

Un enorme contributo alla transizione verso la società di massa è stato dato anche dalla radio e dalla televisione, nati rispettivamente negli anni ‘20 e ‘40, i quali, con il ruolo di mezzi di comunicazione, hanno contribuito allo sviluppo ed alla diffusione della cultura. La televisione, in particolare, ebbe un forte impatto sociale, di fatti, secondo teorici della comunicazione, le forme culturali trasmesse da essa assumono quasi il ruolo di istruzione primaria per le giovani generazioni. E questo ruolo persiste tutt’oggi fornendo una moltitudine di programmi culturali per tutte le età. In particolare, negli ultimi anni, abbiamo assistito al passaggio dai canali tradizionali ai canali tecnologici, passando di conseguenza da una fruizione lineare, dove il soggetto dipende dai contenuti, ad una non lineare, nella quale il soggetto ha il totale controllo.

Nell’ultimo secolo, l’arrivo del computer e delle tecnologie moderne, allo stesso tempo, ha sostituito e migliorato i metodi di comunicazione. I testi scritti sono stati sostituiti dalle versioni digitali a disposizione di tutti tramite internet. Il computer stesso ha sostituito quaderni e agende. Quest’ultimo è dunque diventato un mezzo di comunicazione e di ricerca accessibile e veloce per la diffusione dell’apprendimento. Ha inoltre portato profondi cambiamenti nella società, non solo a livello economico, ma anche sociale. “La tecnologia da sola non fa scuola, ma se ben usata può aprire nuove modalità di dialogo.”

Le nuove tecnologie per la didattica, espressione coniata dalla sigla americana ICT (Information Communication Technology), racchiudono quell’insieme di tecnologie volte a trattare e scambiare informazioni e nozioni in forma digitale, attraverso nuovi strumenti che possono essere testuali, visivi o auditivi.

Tuttavia, le conquiste tecnologiche recenti non hanno trovato immediatamente terreno fertile nel mondo scolastico, anche a causa del corpo docente che non sempre è stato sufficientemente motivato a recepirle. Al contrario gli studenti se ne sono appropriati per i loro usi sia personali che scolastici, amplificando sempre più la separazione tra generazioni.

L’opinione pubblica sostiene che le tecnologie stanno rovinando le nuove generazioni, fungendo da fonti di distrazione. Tale opinione però non risulta essere sempre vera. È corretto precisare che l’apprendimento è un processo che richiede molta attenzione e partecipazione da parte dei giovani studenti, e spesso le apparecchiature tecnologiche diminuiscono tale attenzione, ma se usata correttamente, in altre occasioni la tecnologia può diventare loro alleata. Questo perché stimola e aumenta l’attenzione e l’interesse del discente, offre la possibilità di accedere immediatamente al mondo del web per molteplici funzioni spiegate nei prossimi capitoli, oltre a fornire all’insegnate numerosi strumenti e funzioni aggiuntive. Sono delle soluzioni che permettono al docente di allontanarsi dal metodo tradizionale o anche affiancarlo, coinvolgendo in modo attivo ogni studente e creando delle lezioni più interattive e interessanti per tutte le età.

Le nuove teorie psicologiche e il modello pedagogico costruttivista, di cui parleremo in seguito, includono le ICT come strumenti in grado di potenziare la didattica tradizionale attraverso un approccio attivo e permettendo la personalizzazione dei processi di apprendimento. In questo nuovo ambito l’insegnante assume un ruolo chiave.

Andiamo incontro a dei modelli di insegnamento/apprendimento orientati verso la collaborazione tra gli studenti, come detto precedentemente, alla personalizzazione dei percorsi e dei contenuti del proprio apprendimento e delle nuove modalità organizzative della classe stessa.

La nascita delle tecnologie per l’insegnamento coincide con la pubblicazione dell’articolo “The science of learning and the art of teaching” di Burrhus Frederic Skinner nel 1954, nel quale lo psicologo descrive la sua teoria comportamentista dell’apprendimento dove ritiene rilevante un rinforzo per agevolare l’apprendimento. Poiché spesso il docente non si rivela totalmente efficace nel fornire dei feedback immediati, Skinner propone l’affidamento di questo ruolo alle nuove macchine guidate da sequenze di azioni programmate. Attraverso tale maniera, all’insegnante viene risparmiato l’incarico di correzione dei propri alunni, avvalendosi di uno strumento capace di ottimizzare il suo operato. Sfortunatamente questa visione ha inizialmente causato critiche da parte di coloro che temevano una totale sostituzione dei docenti con le nuove macchine oppure la consideravano dannosa perché avrebbe reso meno umano il rapporto tra discenti e docenti. Di conseguenza, in modo tale da scongiurare questo pensiero negativo, sono state ricercate delle tecnologie che avrebbero portato risultati e aiuti appropriati alla didattica e alla formazione. Con il passare del tempo, l’opinione riguardo queste tecnologie sta cambiando e di conseguenza esse si stanno affermando sempre di più all’interno delle aule.

In seguito vedremo, inoltre il fondamentale ruolo delle tecnologie come supporto per studenti affetti da disabilità o da disturbi specifici dell’apprendimento. Attraverso l’uso di software specifici che, insieme all’insegnante, condividono lo scopo di facilitare l’apprendimento. Verrà affrontato il tema dell’inclusività, molto frequente quando si ha a che fare con l’apprendimento e le nuove tecnologie, che mira alla creazione di maggiore sintonia da parte di tutti gli individui coinvolti all’interno del gruppo classe.

Le medesime tecnologie che, in tempi recenti, hanno “salvato” l’insegnamento globale durante il difficile periodo di emergenza sanitaria causato dalla diffusione del Covid-19. Si tratta, come tutti ne sono a conoscenza, di un periodo che ha visto l’interruzione dell’intero pianeta per rispondere a questa emergenza. Ed è stato esattamente per questo motivo, quando la popolazione mondiale si è ritrovata da un giorno all’altro rinchiusa nelle proprie abitazioni, privata di ogni contatto con l’esterno, che i mezzi di comunicazione moderni hanno mostrato il loro reale e speciale fine; l’unione durante la divisione.

Tale ragionamento ha portato a voler trattare anche il tema della formazione a distanza, emerso proprio in questo periodo particolare e sensibile, nonostante la sua nascita risalga a molto tempo prima. Questo fenomeno ha portato alla creazione di vere e proprie università frequentabili da remoto, offrendo la possibilità di rompere quelle barriere spazio-temporali che impossibilitavano molti individui ad affrontare un percorso universitario o professionale.

Sebbene siano evidenti le numerose e continue evoluzioni di questo fenomeno, l’Italia non si posiziona ai primi posti per quanto riguarda questa modalità di apprendimento. Nonostante ciò, anno dopo anno si vanno incontro a nuove opportunità sempre più accessibili ed efficaci.

Un ulteriore settore che ha subito miglioramenti ed evoluzione grazie al supporto tecnologico è stato il settore della glottodidattica. Quest’ultima, che racchiude lo studio delle discipline linguistiche, ha offerto a studenti di ogni età innumerevoli opportunità e soluzioni differenti e pratiche per poter imparare una lingua straniera, anche individualmente. Diversamente dal passato, Internet con i suoi strumenti, ha permesso la creazione e lo sviluppo di piattaforme, siti web e applicazioni per dispositivi mobili, volte a stimolare l’apprendimento glottodidattico con attività e funzioni digitali innovative e lontane dalla tradizionale lezione frontale. In particolare, si tratta di attività che, seguendo lo schema della formazione a distanza, possono essere svolte autonomamente ed in modalità asincrona, vale a dire senza dover rispettare delle tempistiche o degli orari predefiniti, ma semplicemente seguendo il proprio tempo libero e le proprie possibilità.

L’ultimo aspetto affrontato riguarda un argomento al quale sfortunatamente ed ingenuamente non viene rivolta molta attenzione dal punto di vista dell’apprendimento. Si tratta dell’industria musicale e dell’industria cinematografica. Sono due sfere dell’intrattenimento pubblico mondiale che purtroppo vengono considerate esclusivamente per il loro fine ricreativo, quando in realtà possono fungere, grazie al sostegno ed all’avanzamento tecnologico, da fonte di apprendimento sia culturale che glottodidattico, se sapute sfruttare nella maniera corretta. I testi delle canzoni per quanto riguarda il settore musicale, ed i film e serie televisive per quanto concerne quello cinematografico, offrono la possibilità di immergersi in ambienti culturali completamente differenti dai propri, scoprendo nuovi orizzonti e differenti modi di vedere la realtà, il tutto attraverso lo svolgimento di attività divertenti e piacevoli.

Ci ritroviamo a vivere in un epoca invasa dalla tecnologia oramai in ogni ambito; quindi, perché non usufruirne?!

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