Gentili Eva
Violazione dei diritti umani in Cina: la situazione degli Uiguri nello Xinjang
La questione dell’etnia uigura nello Xinjiang, in Cina, è il risultato di una serie di eventi che caratterizzano centinaia di anni di storia. Tutto ha origine in un territorio dalle inestimabili risorse come l’oro ed il petrolio che anche nella società moderna giocano un ruolo molto importante dietro le manovre delle grandi potenze economiche. Una di queste è la Russia, avvantaggiata dal confine che lega i due stati e di cui ha sempre approfittato per alleanze vantaggiose. La geografia del territorio ci aiuta a comprendere la particolare distribuzione della popolazione e le ragioni che hanno impedito l’unificazione tra le diverse etnie originarie del posto ed i cinesi.
Quest’ultimi sono sopraggiunti solo a partire dal diciottesimo secolo con l’impero dei Qing, da subito impegnato ad imporre i propri usi e costumi ad un popolo già legato alla sua cultura e che ha sempre cercato di preservarla. Questa una delle principali cause dei sanguinosi conflitti tra le due etnie: la costante ricerca dell’indipendenza strappata al popolo uiguro. Con il crollo dell’impero dei Qing, tuttavia, la situazione ha subito gravi peggioramenti: i primi accenni di rivolta si riscontrano da parte dell’organizzazione ETR (East Turkestan Republic) fondata con lo scopo di creare una repubblica basata sull’indipendenza della minoranza etnica musulmana. Ciò nonostante, l’arrivo dei Kuomintang e la proclamazione della Repubblica di Cina hanno lentamente annullato il processo, dando invece spazio alla supremazia del Partito Comunista Cinese (PCC) e la fondazione della Repubblica Popolare Cinese (RPC). In tal senso, a partire dagli anni ’50 ha inizio il periodo più buio per gli uiguri, che divennero le principali vittime della rivoluzione culturale, subirono infatti violenze e persecuzioni, scatenate principalmente dalle nuove regole stabilite dal governo, che sembravano essere connotate da una totale mancanza di rispetto dei diritti umani.
In seguito, grazie ad alcune fughe di dati da parte dei pochi che ebbero il coraggio di parlare, fu posto in evidenza il contrasto tra le libertà promosse negli articoli della costituzione e la reale situazione all’interno del paese, aggravata dalla supremazia del PCC che vietava ad alcuni gruppi gran parte dei loro diritti. Difatti, la questione che più di tutti ha catturato l’attenzione internazionale e la preoccupazione di quasi tutto il mondo è proprio quella degli uiguri; dopo diversi studi ed analisi, oggi sembrerebbero essere soggetti a continue persecuzioni e torture attraverso i cosiddetti “campi di rieducazione”, per cui la Cina è stata accusata di genocidio.
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