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La forza del ricordo: l'importanza della memoria

  • 28 Jun 2022

Tesi di: Arianna Di Letizia

La forza del ricordo: l'importanza della memoria

La memoria può cambiare la forma di una stanza, il colore di una macchina. I ricordi possono essere distorti; sono una nostra interpretazione, non sono la realtà; sono irrilevanti rispetto ai fatti.
(Da Memento, di Cristopher Nolan)

L’obiettivo della presente tesi di laurea è quello di analizzare accuratamente la memoria sotto aspetti diversi fra loro che vanno ad interessare ambiti sia relazionati alla medicina che alla sfera emotiva e personale, dimostrandone i tratti principali e la loro importanza in riferimento alla questione.

Nel primo capitolo tratterò la memoria definendo l’etimologia del termine stesso e analizzerò le sue varie tipologie seguendo un excursus che sarà ricollegato ad uno degli argomenti base del mio percorso di studi triennale, quale la memoria e la sua relazione con l’apprendimento delle lingue e a come essa migliori nell’allenamento del cervello per mezzo di numerose tecniche.

Nel secondo capitolo considererò la memoria da un punto di vista medico e psicologico legato ai suoi disturbi principali quali Amnesia e Alzheimer: a riguardo mi sono interessata allo “Studio sulle suore” condotto dall’epidemiologo e neurologo americano David Snowdon.

Vi parlerò anche di una novità insolita legata alle fragilità della mente, in quanto l’attuale Covid-19 ha colpito occasionalmente anche il sistema nervoso causando offuscamento mentale e perdita di memoria; in contrasto a quanto detto c’è l’Ipertimesia, la “sindrome” della Super Memoria Autobiografica.

Per di più, le esperienze personali di ogni individuo vengono influenzate da emozioni, storie e luoghi come vi dimostrerò nel terzo capitolo in cui esporrò anche altre questioni ad esse collegate.
Oltretutto, sapevate che anche l’acqua ha una memoria?

L’aspetto, studiato prettamente in fisica quantistica, è stato revisionato in chiave emotiva dal ricercatore giapponese Masaru Emoto: l’acqua infatti prende forma e plasma i suoi cristalli a seconda dello stimolo a cui viene sottoposta.

Presenterò la memoria nelle tecniche di interpretazione e traduzione da me apprese nel percorso di studi appena terminato, che mi hanno formato e indirizzato professionalmente alla carriera di mediatore linguistico.

“Giocando” con le differenze tra generazioni passate e future, concluderò l’elaborato con il capitolo quarto, ricco di significato, che esalta la forza del ricordo e quanto questo possa venir meno o essere fissato maggiormente.

Tali discrepanze generazionali tra nonni e nipoti, sebbene possano sembrare un male, si riveleranno un bene perché gli anziani conservano la memoria e quel sapere fondamentali per il degno cammino dei giovani verso la formazione della loro personalità.

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