Nel corso degli ultimi anni la figura professionale dell’interprete è diventata sempre più richiesta. E a buona ragione. In una società fortemente globalizzata come la nostra, la conoscenza delle lingue è di fondamentale importanza. La continua contaminazione culturale, di conseguenza, rende le figure di interpreti e traduttori sempre più necessarie in qualunque settore professionale: dall’amministrativo al commerciale, dal turistico al sociale. Ma cosa fa davvero un interprete? E qual è il percorso formativo per poter intraprendere una carriera di questo tipo? Scopriamolo insieme.
Prima ancora di capire come diventare interprete, è bene definire chi è e cosa fa davvero questo professionista. Anzitutto, si tratta di un esperto di lingua, che in genere ha il compito di ascoltare e tradurre oralmente da una lingua all’altra tutte le comunicazioni fatte nel corso di conferenze, interventi politici, eventi televisivi e via dicendo.
In sostanza, in tutti quei casi in cui un oratore e la sua platea parlano due lingue differenti. A differenze del traduttore, l’interprete si occupa infatti di traduzioni verbali. Proprio per questo, è fondamentale che la formazione del professionista sia il più accurata possibile. È molto importante, infatti, conoscere non solo la lingua straniera, ma anche la sua cultura.
Ma qual è davvero il percorso da seguire per svolgere questa professione? Idealmente, la formazione di un interprete dovrebbe cominciare da un corso di Laurea Triennale in Scienze della Mediazione Linguistica e Comunicazione Interculturale. A questo dovrebbe seguire un corso di Laurea Magistrale in Interpretariato di Conferenza,che ti permetterà di acquisire tutte quelle competenze utili per tradurre oralmente una conversazione da una lingua all’altra.
Chiaramente, nel corso di questi cinque anni di studi avrai modo di conoscere e approfondire le lingue da te scelte, così da poterti specializzare in quello che preferisci. A tal proposito, una parte fondamentale del tuo percorso formativo sarà rappresentato dall’esperienza Erasmus, che ti permetterà di conoscere a pieno la cultura del Paese in cui hai scelto di studiare, oltre che di mettere in pratica quanto hai imparato sulla lingua. Al termine di questo percorso, sarai pronto per fare quello che hai sempre sognato, l’interprete.
Considerando che spesso una professione si sceglie anche sulla base di quanto si rivela redditizia, può essere importante sapere quanto guadagna un interprete. In linea di massima, la retribuzione di questo professionista oscilla dai 30.000 ai 50.000, a seconda delle competenze acquisite nel corso degli anni e della lingua in cui ci si è specializzati. In ogni caso, è una professione che assicura un’ottima carriera, e che continuerà a farlo negli anni a venire, data la contaminazione culturale che caratterizza la nostra epoca.