Ora che si sono conclusi da poco gli esami di maturità, gli studenti delle scuole superiori sono alla ricerca forsennata di informazioni utili per capire a quale facoltà universitaria iscriversi. E se anche tu rientri nella categoria dei neo-diplomati, saprai perfettamente che questo è un momento di grandi dubbi e incertezze. Proprio per questo, se sei un appassionato di lingue straniere, vogliamo aiutarti a capire qual è il percorso di studi più giusto per te. Se sogni un futuro professionale come traduttore o interprete, le possibilità a tua disposizione sono due: la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, o il Corso di Laurea in Scienze della Mediazione Linguistica. Andiamo allora a capire quali sono le differenze sostanziali tra i due percorsi di studio, e quali gli sbocchi professionali garantiti.
Come abbiamo anticipato, ci sono due diverse possibili percorsi accademici per i neo-diplomati interessati a ricoprire i ruoli di interpreti o traduttori. Da un lato, la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, che garantisce agli studenti un approccio umanistico e filologico alla materia. Dall’altro, il Corso di Laurea in Scienze della Mediazione Linguistica, che garantisce un percorso di studi che si concentra più sull’aspetto tecnico delle lingue e sui lessici settoriali. Si tratta quindi di un’enorme differenza, soprattutto ai fini degli sbocchi professionali futuri.
Nel primo caso, infatti, la tua preparazione accademica ti permetterà di accedere per lo più ad una carriera nell’ambito dell’insegnamento e della ricerca. Viceversa, la Mediazione Linguistica ti consentirà di avere una formazione più pratica e di accedere quindi a settori professionali più ampi: il turismo, la comunicazione, l’amministrazione pubblica e privata, il cinema e molto altro ancora. Non a caso, il nostro Corso di Laurea offre tre diversi indirizzi di studio:
Come puoi immaginare, al di là degli indirizzi proposti dalla nostra scuola, i due percorsi accademici si differenziano anche per altri dettagli piuttosto importanti. In particolare, il Corso in Scienze della Mediazione Linguistica assicura un numero maggiore di ore di lezioni dedicate alle lingue, che si concretizza in uno studio più approfondito delle lingue straniere, con la possibilità di raggiungere un livello C2 per ognuna delle lingue studiate. Insomma, una formazione più tecnica, che si traduce in opportunità professionali di maggior respiro, sia in Italia sia all’estero.
Sappiamo bene che spesso la scelta dell’Università è legata al futuro professionale che questa garantisce. A tal proposito, alcuni dati dimostrano che i laureati in Mediazione Linguistica si dividono equamente tra studio e lavoro al termine del Corso Triennale: il 46% si iscrive al Corso di Laurea Specialistica, mentre il 43% trova sin da subito posto nel mondo del lavoro – contro l’appena 23% dei laureati in Lingue e Letterature Straniere -. Questo significa che c’è una grande possibilità di trovare un’occupazione fissa dopo essersi laureati presso la SSML Gregorio VII.
Ma quali sono i settori in cui i nostri studenti trovano lavoro dopo aver conseguito la Laurea? Anzitutto, quello dei servizi, dove poco più del 15% dei laureati si occupa di commercio internazionale. E poi quello della pubblicità e della comunicazione, dove un buon 14% riesce a trovare un’occupazione già dopo la Laurea Triennale. Si tratta di percentuali ben più alte rispetto a quelle dei laureati alla Facoltà di Lingue, dato che in Italia la ricerca e l’insegnamento sono settori piuttosto ostici. Viceversa, settori come la pubblicità e i servizi sono in continua evoluzione, anche grazie alle multinazionali che investono nel nostro Paese.
Ora che hai una panoramica più chiara sui percorsi di studi, sta a scegliere a quale Corso di Laurea iscriverti. Se vuoi ricevere maggiori informazioni sulla nostra triennale in Scienze della Mediazione Linguistica, non esitare a contattarci.