Ogni settore economico si trova a fare i conti con l'impatto delle tecnologie. Si parla con sempre maggior frequenza di apprendimento automatico, di intelligenza artificiale così come di altre tecnologie destinate a sostituire gli esseri umani sottraendo posti di lavoro. Anche il settore della traduzione e dell'interpretariato si confronta da vicino con il tema della tecnologia che sta trasformando, ma anche molto arricchendo, questa professione.
Chi, come Gregorio VII, investe da sempre sull'apprendimento di qualità nel settore linguistico della traduzione e dell' interpretariato, sa bene che le opportunità offerte dalle tecnologie sono una ricchezza e una grande facilitazione per chi sarà chiamato ad operare in questo settore.
Ed è proprio per questo che l'Istituto pone una grande attenzione a questi aspetti non soltanto investendo negli strumenti tecnologici più avanzati a supporto degli studenti che frequentano i corsi di laurea in Mediazione Linguistica ma, anche, integrando i processi di formazione con le competenze tecnologiche oggi indispensabili.
È abbastanza ovvio che Google, Microsoft e i loro competitor abbiano a che fare e investano sulla traduzione e l'apprendimento automatico. Tuttavia, nonostante tutto il clamore commerciale che questi brand puntano a far passare, l'apprendimento automatico non sarà mai sufficiente per sostituire gli esseri umani nelle attività di traduzione.
I sistemi di traduzione automatica
C'è un problema concettuale nell'idea che l'apprendimento automatico sostituirà gli esseri umani in quasi tutti i settori. L'apprendimento automatico, in particolare quello oggi definito naturale (se così si può chiamare), è infatti strettamente legato al sistema di regole definito proprio dagli stessi esseri umani che ne programmano lo sviluppo.
I sistemi di apprendimento automatico possono teoricamente "apprendere" attingendo ai dati e usarli per migliorare le proprie funzionalità, ma per questo dovranno necessariamente fare affidamento su quello che già conoscono. Questi sistemi non sanno prendere decisioni creative, non sanno infrangere le regole, quando queste non consentono di rispondere ad un problema nuovo, così come non sono in grado di creare un argomento originale su un tema qualsiasi.
In pratica, possono solo limitarsi a ripetere ciò che gli esseri umani hanno già fatto e pensato. E, in questo, non c'è niente di sbagliato perché è proprio per questo che questi sistemi sono stati progettati.
Il cuore è pur sempre tecnologico
Se l'uso di termini come intelligenza artificiale e di machine learning rappresenta una straordinaria leva di marketing per la promozione dei prodotti di traduzione automatica, rischia anche di creare un falso mito sui reali progressi legati alla tecnologia.
Per usare le parole di Ilia Kolochenko, CEO di High-Tech Bridge, azienda che fornisce prodotti per la sicurezza web basati proprio sull'apprendimento automatico: "Non dobbiamo sopravvalutarlo [il machine learning] - dobbiamo capire che non esso può sostituire gli umani, mentre può invece aiutare in modo significativo le attività dell'uomo."
Kolochenko sottolinea in questo modo e con trasparenza sia i limiti sia le opportunità che questo tipo di tecnologia comporta. L'apprendimento automatico rappresenta e rappresenterà certamente uno strumento straordinario per semplificare il flusso di lavoro degli esseri umani e automatizzare una vasta gamma di compiti che occupano il prezioso tempo dei professionisti.
Già possiamo usare queste capacità tecnologiche per scrivere noiose liste di compiti da fare o dettare messaggi di testo. Così come le piattaforme di traduzione automatica potranno certamente facilitare il lavoro dei traduttori in carne ed ossa ad aumentare la produttività dei loro progetti di traduzione.
Machine learning e traduzione
Grazie al machine learning i servizi di traduzione continueranno a migliorare e svolgere un ruolo sempre più ampio al servizio dei progetti di traduzione. Il progredire di queste tecnologie porterà infatti ad aumentare la precisione e l'accuratezza dei risultati e, persino, a rendere sempre più agevole per questi strumenti la comprensione dei diversi contesti in cui i termini vengono usati.
Indipendentemente dalla capacità di apprendere le regole grammaticali delle diverse lingue, il vero nodo dei sistemi di traduzione automatica è che essi non saranno mai in grado di cogliere le sfumature più sottili del linguaggio e di come esse cambiano e si adattano continuamente attraverso il processo di traduzione.
L'apprendimento automatico si basa infatti su un insieme di regole precise che non possono essere infrante. Al contrario, invece, come ben sanno i traduttori di professione, questi devono costantemente piegarsi e infrangere quelle stesse regole per catturare il significato più profondo tra lingue diverse. Un processo che non è possibile standardizzare attraverso regole precise perché e proprio solo dell'essere umano.
L'impatto sul settore
Il più grande impatto che l'apprendimento automatico avrà sul settore in realtà non avrà nulla a che fare con le lingue. Queste tecnologie saranno infatti in grado di automatizzare gran parte del flusso di lavoro dei progetti. Questo riguarderà anche la traduzione, ma la parte rilevante riguarderà altri aspetti come la pianificazione, la scrittura di e-mail, la raccolta di dati, la costruire di glossari, la facilitazione di lavori condivisi e altri aspetti simili. A livello amministrativo l'apprendimento automatico renderà il progetto di traduzione molto più veloce, accurato e conveniente.
Pertanto, riguardo all'impatto diretto sugli esseri umani, concludiamo ricordando che nessun modello di intelligenza artificiale sarà mai in grado di esprimere il mix di creatività, intelligenza, cultura e profondità di cui i traduttori professionali si avvalgono per il loro lavoro.
Fonti e approfondimenti
https://hackernoon.com/5-reasons-ai-wont-replace-humans-it-will-make-us-superhuman-413c499e1e68
https://emerj.com/ai-sector-overviews/machine-translation-14-current-applications-and-services/
https://www.youtube.com/watch?v=FRYvLJrV-wo (Ilia Kolochenko, CEO & Founder, High-Tech Bridge)