SMML Gregorio VII la scuola di livello universitario che offre, tra gli altri, il Corso triennale equipollente alla Laurea in Mediazione Linguistica e Comunicazione Interculturale, segue con interesse le novità che possano contribuire ad arricchire le conoscenze e lo spettro formativo dei propri studenti.
In questi giorni il Knolewdge Center on Interpretation della Commissione Europea, lo spazio online predisposto dalla Commissione per gestire e scambiare competenze, creare sinergie e diffondere le migliori pratiche in tema di interpretariato, segnala la pubblicazione di The Evolving Curriculum in Interpreter and Translator Education curato dalla American Translation Association.
Un volume realizzato da un pool di accademici della Aston University e delle università del Maryland e dell'Auckland, edito da John Benjamins Publishing Company e ricco di spunti e informazioni utili per chiunque operi nel mondo della traduzione e dell'interpretariato.
Tra gli aspetti affrontati in questa nuova pubblicazione vengono segnalati in particolare gli articoli che affrontano il tema dell'alfabetizzazione tecnologica per l'interprete e Il ruolo del programma di classe virtuale della Commissione europea nei curricula universitari.
Alfabetizzazione tecnologica: risorsa chiave
Il lavoro sulle competenze tecnologiche, curato da Alexander Drechsel, prende le mosse dal "Digital Skills Indicator" della Commissione europea, ricordando come "il 39% della forza lavoro dell'UE ha competenze digitali insufficienti mentre il 23% non ne possiede affatto".
Si tratta però di una tendenza destinata necessariamente ad invertirsi considerando che le stime più recenti prevedono che, in futuro, fino al 90% dei posti di lavoro richiederà competenze digitali.
L'alfabetizzazione tecnologica sta infatti rapidamente diventando una risorsa chiave per chiunque voglia rivolgersi con successo al mercato del lavoro e, tra questi, certamente coloro che studiano e si apprestano a svolgere il mestiere di interprete e traduttore destinato a ad una sempre maggiore.
Mentre non vi è alcun motivo di preoccupazione, è comunque molto avvertita nel settore l'esigenza di rendere sempre più solidi i contenuti legati all'alfabetizzazione tecnologica.
Non è un caso che la stessa SSML Gregorio VII proponga nell'ambito dei suoi corsi percorsi specifici orientati ad accrescere le competenze tecnologiche degli studenti e ad acquisire le relative certificazioni.
L'articolo affronta in modo ampio proprio questi aspetti della cultura della tecnologia nel campo dell'interpretazione e fornisce suggerimenti e spunti per rafforzare il processo formativo degli interpreti.
Modelli di supporto educativo e gestione dello stress
Il secondo studio segnalato dal Knolewdge Center on Interpretation, curato da Fernando Leitão, analizza i modelli di classe virtuale sperimentati dalla DG Interpretazione della Commissione europea per rafforzare l'impatto dei modelli formativi e la qualità degli interpreti.
Riguardo a questi modelli formativi, che caratterizzano una parte sempre più significativa dei curricula universitari, lo studio mostra come questo si sia sviluppato negli anni, le aspettative ancora insoddisfatte e le sfide organizzative e tecnologiche da affrontare.
Un aspetto particolare riguarda i metodi sperimentati per migliorare l'ambiente di apprendimento e minimizzare lo stress riguardo ai modelli di insegnamento, alla formazione dei formatori, alla struttura dei corsi, al feedback per gli studenti.
Le conclusioni evidenziano il successo di queste metodologie capaci, laddove introdotte, di produrre un impatto positivo sui partecipanti di queste classi ma, allo stesso tempo, la necessità di continuare a lavorare per assicurare il pieno utilizzo del potenziale di questi strumenti e realizzare ambienti di apprendimento con sempre più rilassati e con livelli di stress sempre più bassi.
Fonti e approfondimenti
https://ec.europa.eu/education/knowledge-centre-interpretation/knowledge-centre-interpretation_en
https://ec.europa.eu/education/knowledge-centre-interpretation/news/changes-interpretation-and-translation-studies-two-articles-our-scic-colleagues_en